6 Giugno 2014 Johannes Brahms “Rapsodia
Op. 79 n.2” Angelica Mele
Johannes Brahms (Amburgo, 7 maggio 1833 – Vienna, 3 aprile 1897) è stato un compositore, pianista e direttore d'orchestra tedesco.
Biografia
Brahms nacque da una famiglia modesta, secondo di tre figli. Suo
padre era musicista popolare e suonava diversi strumenti: flauto, corno, violino, contrabbasso, e fu lui a dare al
giovane Johannes le prime lezioni di musica; la madre era una sarta e Brahms la
amava profondamente. Quando il padre se ne separò nel 1865, il musicista — che non si sposò mai —
rimase profondamente legato alla famiglia, tanto da sostenere anche la seconda
moglie del padre, in vecchiaia. Malgrado le ristrettezze, la famiglia riconobbe
le doti del piccolo Johannes e gli consentì un'educazione di qualità.
Il ragazzo rivelò un talento musicale naturale; precoce e
attirato da tutti gli strumenti, cominciò a studiare pianoforte a sette anni e pareva
destinato alla carriera concertistica; prendeva anche lezioni di corno e di violoncello. Il suo primo concerto
pubblico è attestato nel 1843, a
dieci anni, e fin dai tredici anni il futuro compositore aveva cominciato a
contribuire al bilancio familiare suonando — come suo padre — nei locali di
Amburgo e, più avanti, dando lezioni di piano.
A vent'anni, nel 1853, Brahms ebbe alcuni degli incontri più
significativi della sua vita: prima il grande violinista Joseph Joachim, con il quale iniziò una
lunga e proficua collaborazione; poi fu proprio Joachim a presentarlo a Franz Liszt (e Brahms si addormentò,
durante l'esecuzione del maestro!), ma soprattutto lo introdusse in casa Schumann:
il rapporto con i due sarà fondamentale nella vita di Brahms. Schumann lo
considerò immediatamente e senza riserve un genio, e lo indicò nella sua Neue
Zeitschrift für Musik (una rivista musicale fondata a Lipsia da Schumann stesso) come il musicista
del futuro; Brahms, per parte sua, considerò Schumann il suo unico e vero
maestro, restandogli vicino con devozione fino alla morte. Il legame con la
moglie Clara Wieck Schumann
durò fino alla morte di lei; Brahms le sopravvisse
meno di un anno.
L'attività concertistica di Brahms continuò fino agli anni settanta, spesso insieme con
Joachim, parallelamente alla composizione e alla direzione d'orchestra. Una
recensione così descrive il suo stile pianistico di quegli anni: «Molti artisti
possiedono una tecnica più brillante, ma sono pochi quelli che sanno tradurre
le intenzioni del compositore in maniera altrettanto convincente, o seguire il
volo del genio beethoveniano e rivelarne tutto lo splendore, come fa Brahms».
Già dal 1853,
anno della tournée con Reményi durante la quale aveva incontrato Joachim a Gottinga, Brahms cominciò quella
vita un po' raminga cui lo costringeva il suo lavoro e che in fondo, nonostante
fosse uomo molto legato alle proprie abitudini e al proprio modo di vivere, non
doveva dispiacergli. La sua passione erano però i soggiorni che gli
consentivano lunghe passeggiate in mezzo alla natura, occasioni propizie per
continuare a elaborare musica.
Quando Clara Schumann si stabilì a Berlino, nel 1857 Brahms tornò ad Amburgo, dove costituì
e diresse per tre anni un coro femminile. L'attività con il coro, che
continuò alla corte di Detmold e poi alla Singakademie di Vienna, aveva certamente motivazioni economiche,
ma fu anche importante per la composizione; Brahms non produsse mai musica per
opere, ma pose grande attenzione alla scrittura per voce. Egli lasciò una
battuta divertente e significativa, che lega la sua storia di scapolo a quella
di mancato compositore d'opera: «Scrivere un'opera sarebbe per me altrettanto
difficile che sposarmi. Ma probabilmente, dopo la prima esperienza, ne farei
una seconda!»
Nel 1862
soggiornò a Vienna, che dall'anno successivo divenne il suo principale luogo di
residenza. A Vienna fu assai apprezzato, sviluppò relazioni e vi si stabilì
definitivamente nel 1878.
Fu lì che avvenne il suo unico incontro con Wagner e soprattutto, nel 1870, conobbe Hans von Bülow, il grande direttore che
divenne suo amico e uno dei suoi principali estimatori.
Alla continua ricerca di perfezione stilistica, Brahms fu assai
lento nello scrivere e soprattutto nel pubblicare ed eseguire le proprie opere,
o almeno quelle che egli considerava "importanti". La sua Prima
sinfonia (che von Bülow definì "la Decima di Beethoven")
ebbe la prima esecuzione solo nel 1876, a Bayreuth: il maestro aveva già 43
anni e viveva di musica praticamente da sempre.
Negli ultimi 20 anni di vita, Brahms poté infine dedicarsi
soprattutto alla composizione; sono gli anni dei principali lavori per
orchestra: le altre 3 sinfonie, il Concerto per violino, il Secondo Concerto
per pianoforte, fino ai magistrali capolavori cameristici dell'ultimo periodo.
Morì a Vienna di un cancro — come suo padre — il 3 aprile 1897,
pochi mesi dopo la sua amica di una vita, Clara Schumann; fu sepolto nel
cimitero di Vienna, nel "Quartiere dei musicisti".
L'estetica di Brahms — che fa di lui uno dei grandissimi
musicisti dell'800 — si fonda su una
straordinaria miscela di forme classiche rigorose, fondate su una grande
sapienza contrappuntistica e polifonica, e spirito profondamente romantico, che
si manifesta nel magnifico colore musicale, nell'inventiva melodica, nelle
sorprendenti sovrapposizioni ritmiche.
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