lunedì 16 giugno 2014

3 GIUGNO 2014 - Chick Webb, Stompin' at the Savoy - M. Cecilia Costa

Chick Webb

Chick Webb, nato William Henry Webb, (Baltimora10 febbraio 1905 – 16 giugno 1939), è stato un batterista statunitense e leader di una band di musica swing.
Webb era nato a Baltimor, nel Maryland da William H. Johnson e Marie Webb. Fin dall'infanzia, soffrì di tubercolosi della colonna vertebrale[4], malattia che lo lasciò di bassa statura e con la colonna vertebrale deformata. Iniziò a fare lo strillone per guadagnare abbastanza soldi per comprare una batteria e la prima a livello professionale la poté avere all'età di 11 anni.
A 17 anni si trasferì a New York e nel 1926 dirigeva già la sua band ad Harlem. Il batterista jazz Tommy Benford disse di aver dato a Webb lezioni di batteria la prima volta che questi giunse a New York.
Egli alternò tournée a lunghi periodi di residenza presso club di New York City, intorno alla fine degli anni 1920. Nel 1931, la sua band divenne stabile alla Savoy Ballroom. Egli divenne uno dei più famosi direttori di band e percussionista del nuovo stile "swing". La leggenda dei percussionisti, Buddy Rich, disse che la potente tecnica di Webb ed i suoi virtuosismi influenzarono fortemente il suo stile e persino che Webb era da considerarsi come "il papà di tutti loro."[5] Il Savoy presentò spesso "Battle of the Bands", dove la band di Webb veniva messa a confronto con altri gruppi famosi come, ad esempio, la Benny Goodman Orchestra o la Count Basie Orchestra, su due palchi opposti. Alla fine della serata i ballerini votarono sempre la band di Chick come la migliore. Come risultato Webb venne ritenuto il destinatario più degno del titolo di "King of Swing". Da notare che perdette con Duke Ellington nel 1937 e pareggiò con Count Basie nel 1938.
Webb sposò Martha Loretta Ferguson (nota anche come "Sallye"), e nel 1935 iniziò a far cantare un'adolescente dotata come Ella Fitzgerald. Nonostante le voci, "Ella non è stata adottata da Webb, né lei andò a vivere con lui e sua moglie Sallye", secondo Stuart Nicholson nella sua biografia della Fitzgerald.[6] Charles Linton, che suonava nella band di Chick Webb, dichiarò a Nicholson, "Non l'ha adottata". Più tardi disse: "Ho detto di averla adottata ad uso della stampa".



Savoy Ballroom

Il Savoy Ballroom, sito ad HarlemNew York City, era un locale da ballo di medie dimensioni (circa 930 mq di pista), in funzione dal 12 marzo 1926 al 10 luglio 1958.[1] Si trovava tra la 140° e la 141° street su Lenox Avenue.Il Savoy fu un popolare locale da ballo, dai tardi anni 1920 agli anni 1950, e vi divennero famosi diversi balli, come il Lindy Hop.
In centro, downtown[3], era noto come "the Home of Happy Feet" (la casa dei piedi felici), ma ad Harlem, come "the Track" (la pista). A differenza della politica di ammettere soltanto i bianchi, adottata dal Cotton Club, il Savoy Ballroom consentiva l'accesso sia ai bianchi che alle persone di colore. Ai ballerini più dotati, tuttavia, era riservato l'angolo nord-est della pista da ballo, ora denominato "Cat's Corner", termine però non utilizzato all'epoca.[4]
Vi si tennero famose "Battle of the Bands" (sfide fra gruppi musicali) ed in particolare fra la Benny Goodman Orchestra contro Chick Webb nel 1937, e nel 1938 lo stesso Webb contro la Count Basie Band, che si era esibito la stessa sera con Goodman durante il suo famoso concerto jazz alla Carnegie Hall. La valutazione generale fu che entrambi persero nei confronti di Chick Webb,[5] ma alcuni testimoni dell'epoca propendono per una vittoria di Basie[6].
La sala da ballo era al secondo piano e occupava un intero isolato. Aveva un doppio palco che poteva ospitare una grande band e una di medie dimensioni. La musica era continua in quanto le due band si alternavano e l'una iniziava a suonare quando l'altra aveva terminato di eseguire il suo pezzo. Il Savoy è stato l'unico locale da ballo ad avere la presenza costante di una élite qualificata dei migliori ballerini. Comunemente noti come "Savoy Lindy Hoppers", si esibirono a livello professionale come Whitey's Lindy Hoppers in produzioni di Broadway e Hollywood.[7]
"Stompin' at the Savoy", classico brano da Big Band e standard jazz del 1934, prese il nome dalla sala da ballo.
Chick Webb è stato il leader della più nota band del Savoy intorno alla metà degli anni 1930. Un'adolescente Ella Fitzgerald, dopo aver vinto un talent show al Teatro Apollo nel 1934, ne divenne la cantante.[8]
Il Savoy partecipò, nel 1939, alla World's Fair di New York, presentando "The Evolution of Negro Dance".[9] La sala da ballo venne chiusa nel 1958,[10] e l'edificio in cui era ospitata venne demolito e sostituito con un complesso residenziale denominato Delano Village.[1]
Il 26 maggio 2002 venne posta una targa commemorativa per il Savoy Ballroom in Lenox Avenue tra la 140° e 141° street. Alla cerimonia erano presenti Frankie Manning e Norma Miller, membri ancora vivi degli Whitey's Lindy Hoppers.









Stompin' At The Savoy -Benny Goodman Montage


Goodman nacque a Chicago da poveri immigrati ebrei provenienti dalla Russia. Goodman fu indirizzato proprio per volontà del padre agli studi musicali. Nella sua città, nuova capitale del jazz degli anni Venti, il giovane Benny Goodman si distinse subito nelle sue esibizioni per l'eleganza formale e la notevole raffinatezza stilistica, oltre che per l'evidentissimo rispetto delle regole armoniche di ovvia scuola europea, apprese negli anni degli studi con F. Schoepp, un immigrato tedesco insegnante al Chicago Musical College.
A dodici anni suonava già nell'orchestra del teatro ed in diverse orchestre da ballo della città.Le sue prime incisioni (1926), nell'orchestra di Ben Pollack, rivelano uno stile aspro, ma già personale. Dopo la crisi economica del 1929 tornò alla musica da ballo, fondando un'orchestra jazz. Il suo modo di suonare il jazz deriva dai grandi solisti delle band degli anni 1921 tra cui il Creole Jazz Band di King Oliver ed i più noti rappresentanti del Chicago Jazz come Johnny Dodds, Barney Bigard o Don Redman. Goodman entrò in una delle band principali di Chicago, l'orchestra di Ben Pollack con cui fece le sue prime registrazioni nel 1932. Due anni dopo cominciò a pubblicare dischi sotto il proprio nome. Negli anni '30 suonò con band di livello nazionale: quelle di Red Nichols, Isham Jones e Ted Lewis. Nel 1934 Goodman fondò la sua propria Big Band che unì per la prima volta musicisti bianchi e di colore. Con la sua perfezione raggiunse in pochi anni il riconoscimento non solo del mondo Jazz ma anche di molti appassionati di musica estranei al jazz.
Oltre alla sua Big Band in cui suonavano tra l'altro i trombettisti Harry JamesJoe Triscari e Ziggy Elman fondò anche il Benny Goodman Quartet che unì i grandi del jazz Teddy WilsonGene Krupa e Lionel Hampton ed, in seguito, un settetto e altre formazioni di rilievo, comprendenti musicisti come Red NorvoCharlie Christian e Mel Powell.
Nel 1938 Goodman diede il suo famoso concerto Jazz nella Carnegie Hall di New York City che era riservata fino allora soltanto alla musica classica. Il concerto ebbe luogo il 16 gennaio e i 2760 posti disponibili registrarono il tutto esaurito settimane prima con un costo massimo del biglietto di $ 2,75, un prezzo piuttosto elevato per l'epoca. Il concerto iniziò con tre numeri classici della Goodman band: "Don't Be That Way", "Sometimes I'm Happy" e "One O'Clock Jump". Poi eseguirono una breve rassegna della storia del jazz, partendo da un quartetto Dixieland con "Sensation Rag". Ancora una volta, la reazione iniziale della folla, anche se gentile, fu tiepida. Poi seguì una jam session su "Honeysuckle Rose" con Count BasieLester YoungBuck ClaytonJohnny Hodges e Harry Carneycome ospiti della band. Numeri del trio (con Krupa e Wilson) e del quartetto (con Hampton) vennero ben accolti, e una interpretazione vocale di "Loch Lomond" con Martha Tilton provocò cinque chiamate alla ribalta e richieste per un bis. Nel finale del concerto il grande successo venne assicurato con il pezzo clou "Sing, Sing, Sing", sostenuto dal batterista Gene Krupa con assoli di Babe Russin al sassofono, Harry James alla tromba, e di Goodman. Quando Goodman finì la sua parte, lasciò il pianista Jess Stacy ad esibirsi in un assolo. L'ultimo pezzo fuori programma fu "Big John's Special", noto brano del repertorio di Fletcher Anderson dei primi anni '30. Il concerto venne registrato quasi per caso, su una lacca in acetato e un master in alluminio. Solo molti anni dopo Goodman ritrovò la lacca dalla quale venne ricavato un doppio LP pubblicato nel 1950 e nel 1998 venne realizzato anche un doppio CD dal master in alluminio e sono diventati tra gli album più venduti di tutti i tempi del jazz live. Questo concerto è considerato come uno dei più significativi nella storia del jazz. Dopo anni di esibizioni di musicisti provenienti da tutto il paese, il jazz era finalmente stato accettato dal grande pubblico. 
Il singolo And the Angels Sing del 1939 con la Tilton ed Elman alla tromba nel 1987 entra nella Grammy Hall of Fame Award.
HindemithBartókCoplandBernstein e altri importanti compositori hanno dedicato delle composizioni a lui. Fra gli anni '30 e '40 fu lui il più importante esponente della musica jazz fra i bianchi, la musica da ballo dell'epoca, legando il suo nome non solo a composizioni rimaste nella storia ("Stompin' at the Savoy" o "Air Mail Special") ma anche a personaggi musicali che in seguito divennero di vero spicco (Ella Fitzgerald e Peggy Lee). Dai musicisti neri di jazz è stato frequentemente criticato come esecutore, anche a ragione: non era lui infatti il migliore dei clarinettisti dell'epoca, ma godeva di quella certa popolarità che lo faceva essere considerato tale.
Molti critici di musica sono oggi dell'avviso che Goodman ha avuto lo stesso significato per il jazz e lo swing come per esempio Elvis Presley per il Rock'n'Roll. Benny Goodman aveva l'obiettivo di avvicinare il giovane pubblico bianco alla musica "nera" e ha quindi collaborato per superare la discriminazione razziale negli Stati Uniti, perché nei primi anni '30 musicisti jazz bianchi e di colore, secondo l'opinione pubblica, non potevano suonare insieme nelle band.
Anche per questo, oggi è ricordato come "King of Swing" (pare che sia stato Gene Krupa a dargli questo appellativo). Inoltre, secondo alcuni, "Sing sing sing" avrebbe lanciato il ritmo del rock.[senza fonte]
Morì nel 1986 e lo stesso anno gli venne assegnato il Grammy Award alla carriera.




Joe Pass
Joe Pass
Joe Pass


Joe Pass
Joseph Anthony Passalacqua, meglio conosciuto come Joe Pass, viene ricordato come uno dei più grandi chitarristi jazz di tutti i tempi, non solo per la sua tecnica strabiliante e la grande conoscenza dello strumento, ma anche per le sue indiscutibili capacità improvvisative e compositive. Il suo uso estensivo della tecnica del walking bass, del contrappunto melodico durante l'improvvisazione, l'uso di uno stile di esecuzione a accordi-melodia e la enorme conoscenza delle progressioni di accordi, hanno aperto nuove possibilità per la chitarra jazz e hanno avuto una profonda influenza sui chitarristi successivi. 







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