martedì 20 maggio 2014

23 maggio - Manuel De Falla - ASTURIANA, NANA, POLO - Patrizia Campa

ASTURIANA, NANA, POLO
Manuel De Falla
“Siete canciones populares Españolas” è un’opera  ampiamente eseguita non solo nella sua originale versione per voce e pianoforte, ma anche da diverse strumentazioni . ll numero di trascrizioni di queste canzoni riflette la popolarità del lavoro. È disponibile in versioni per orchestra, violino e pianoforte, violino e orchestra, violoncello e pianoforte e pianoforte solo. In particolare la versione per voce solista o strumento con accompagnamento di chitarra è  ampiamente eseguita e diffusa.
Con le sue belle melodie spagnole, ritmi dinamici e armonie ricche, questa musica è amata non solo dai cantanti, ma anche dai strumentisti. E 'stato il primo lavoro significativo in cui Falla ha dato una dimensione armonica alla popolare preesistente linea melodica che riflette uno stile maturo di Falla di trattare la canzone popolare.

Qui di seguito propongo l’analisi di tre tra le Sette Canzoni.


1.      ASTURIANA (Canziones n. 3)



Asturie
La lamentosa canzone "Asturiana" è una tipica aria proveniente da Asturie, comunità autonoma della Spagna settentrionale, composta da una sola provincia, di cui l'erede al trono spagnolo è tradizionalmente "principe". De Falla ha preso la melodia ed il testo di questa aria asturiana, rimodellandoli e dando una forma di accompagnamento.
La linea melodica segue dei movimenti ascendenti e discendenti: sembra che la tensione del dolore aumenti quando le note sono in senso ascendente ed in crescendo per poi scomparire con un movimento melodico e dinamico opposto.
L’accompagnamento è un pedale arpeggiato sulla sottodominante di FA# minore, che poi si sposta sulla dominante, adottando dissonanze imprevedibile nella seconda sezione, che poi sfociano in un arpeggio sulla settima.
Il ritmo è scandito da quartine di semicrome, arpeggiate ad intervalli di ottava, che danno un senso di nostalgia e “dolce dolore” a tutto il brano.
Il racconto ritrae un pino verde che piange vedendo il dolore e sentendo il grido del protagonista della storia.



TESTO ORIGINALE IN SPAGNOLO

Por ver si me consolaba,
Arrime a un pino verde,
Por ver si me consolaba.
Por verme llorar, lloraba.
Y el pino como era verde,
Por verme llorar, lloraba.

TRADUZIONE

Per vedere se
mi consolava,
Mi avvicinavo un pino verde,
Per vedere se
mi consolava. 
Vedendomi piangere, piangeva;
E il pino, essendo verde,
vedendomi piangere, piansi.


2.      NANA (Canciones n. 5)




“Nana” è una sorta di ninna nanna andalusa che De Falla sentiva cantare da sua madre durante la sua infanzia.
L’accompagnamento, costituito da un mi basso e alternato da ripetuti armonici naturali del re e del la, appare come il dolce e tenero sussurro della madre.
Il ritmo sincopato ed i bassi leggermente ritardati evocano il movimento del dondolo.





TESTO ORIGINALE IN SPAGNOLO

Duérmete Nino, duerme,
Duerme, mi alma,
Duérmete, Lucerito
De la mañana.
Naninta, nana,
Naninta, nana.
Duérmete, Lucerito
De la mañana.

TRADUZIONE

Dormi, bambino, il sonno,
Dormi, anima mia,
Andare a dormire,
piccola stella del mattino.
Lulla-ninna nanna,
Lulla-ninna nanna,
Sonno, piccola stella del mattino.


3.      POLO (Canciones n. 7)



Flamenco
L'ultima canzone , " Polo ", viene dall’ Andalusia ed evoca il flamenco e  la musica Gypsy
È la più vivace e frizzante di tutte le canzoni . Un sentimento di amore e le sue pene si scioglie in questo brano appassionato.
La forma di "Polo" è un cante jondo, Le note rapidamente ripetute nell’ accompagnamento evocano lo zapateado, che è una danza spagnola caratterizzata da vivaci ritmi di flamenco.
Il narratore è onesto circa la sua sensazione di un grande dolore, causato da un amore infelice.






TESTO ORIGINALE IN SPAGNOLO

¡Ay! Guardo Una, ¡Ay!
Guardo Una, ¡Ay!
¡Guardo una pena en mi Pecho,
¡Guardo una pena en mi pecho, ¡Ay!
Que a nadie se la Diré! 
Malhaya el amor, malhaya,
Malhaya el amor, malhaya,
¡Ay!
Mi ¡Y Quien lo dió un entendre!
¡Ay!

TRADUZIONE

Ay! Tengo a ... (Ay!)
Tengo a ... (Ay!)
Tengo un dolore nel petto,
Tengo un dolore nel petto (Ay!)
che a nessuno sarà detto.. 
Miserabile amore, miserabile,
miserabile  amore, miserabile,
Ay!
E lui che mi ha dato per capirlo!
("Ay" può essere tradotto come "purtroppo" o come un grido di dolore. Nel contesto di questa canzone ardente, "purtroppo" è un'esclamazione troppo delicata.)




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