Mauro Giuseppe Sergio
Pantaleo Giuliani (Bisceglie, 27 luglio 1781 – Napoli, 7
maggio 1829) è stato un chitarrista,compositore e violoncellista italiano.
Biografia
Ultimogenito di una famiglia
benestante, Mauro aveva tre sorelle e un fratello, Nicola, che fu pure musicista,
specializzato in armonia e canto. Trasferitasi la famiglia a Barletta,
Mauro e il fratello studiarono violoncello e chitarra francese presso tale
Gaetano Lucci. Giuliani partecipò quindi a vari concerti e pubblicò alcune
opere. Ma poiché in Italia la musica strumentale non era tanto
coltivata e apprezzata quanto la musica vocale (e la chitarra restava
negletta), Mauro si trasferì nel 1802 a Vienna con moglie e figlio. In
questa 'capitale' del mondo musicale europeo Giuliani si mise ben presto in
luce come straordinario virtuoso di uno strumento fino ad allora ritenuto
marginale, folcloristico oppure riservato al privato svago musicale
dilettantistico. Nel 1808 venne, in particolare, eseguito per la prima volta il
"primo gran concerto per chitarra e orchestra Op.30": composizione di
carattere brillante ed eroico, costruita esemplarmente in ossequio al gusto
napoleonico del momento. L'inedita ampiezza di impianto cameristico, con ampi
squarci sinfonici, sfatava di colpo il luogo comune dei limiti popolari e
domestici, che si attribuivano allo strumento. D'altro canto, i numerosi e
apprezzati concerti viennesi di Giuliani, da solista e in varie formazioni -
stando a una recensione dell'epoca, pare che persino Beethoven andasse con
piacere a quei concerti -, non solo rinnovarono clamorosamente l'immagine della
chitarra, quale strumento cameristico alquanto versatile, del quale si scopriva
l'interessante dimensione orchestrale concertante, ma aprirono anche un
fortunato filone nella fiorente editoria musicale di consumo dilettantistico.
Il "Paganini della chitarra", come venne ribattezzato, divenne
famosissimo e si conquistò la stima e l'amicizia di Paganini stesso,
nonché di Rossini, Moscheles e Beethoven. Durante il soggiorno
viennese produsse più di un centinaio di composizioni, fra le quali i tre
concerti per chitarra e orchestra, alcune sonate per chitarra sola e brani
destinati ad ensemble di vario tipo.
Mentre riscuoteva un discreto
successo, si separò dalla moglie, ebbe una figlia illegittima e contrasse
debiti che lo indussero ad abbandonare Vienna. Tornando in Italia nel 1819,
tenne un concerto a Trieste, "molto applaudito", ed altri in
alcune città del nord. Si stabilì dapprima a Roma, poi a Napoli, dove
trascorse gli ultimi anni della sua vita, pubblicando una cinquantina di
composizioni.
Durante la sua carriera Giuliani,
come altri colleghi chitarristi, non si limitò alla composizione e al
concertismo, ma fu anche uno dei più prestigiosi insegnanti del suo strumento,
vantando persino allievi d'alto rango, come l'imperatrice Maria Luisa, seconda
moglie di Napoleone Bonaparte, dalla quale ricevette in dono la Lira che
Napoleone aveva commissionato per lei, nonché il titolo di musicista di corte e
Cavaliere del Giglio. Pochi giorni dopo la sua morte, il necrologio apparso sul
giornale del Regno delle due Sicilie, informava il pubblico: "La mattina
del giorno 8 di questo mese Don Mauro Giuliani famoso chitarrista morì in questa
capitale. La sua chitarra fu trasformata nelle sue mani in un'arpa che molceva
i cuori degli uomini". La sua fama restò viva a lungo. In Francia e in
Inghilterra, a distanza di dieci anni dalla sua morte, ancora venivano date
alle stampe raccolte di sue brevi e armoniose composizioni per chitarra sola, The
Giulianad (Le Giulianate). Giuliani, che costruì la nuova immagine
della chitarra unitamente al non meno rilevante contributo dello spagnolo Fernando Sor, fece interessare alla chitarra anche compositori come Paganini e Diabelli, che hanno
lasciato per questo strumento molti interessanti lavori.
Composizioni
La maggior parte delle
composizioni di Giuliani sono state ritrovate, anche se all'appello mancherebbero
alcune composizioni importanti come il quarto concerto per chitarra e orchestra
e alcune sonate. Comunque dalle opere tuttora note Giuliani risulta un
compositore prolifico: centocinquanta numeri d'opera, circa quaranta lavori
senza numero e in più le opere inedite o perdute. Le composizioni sono di una
qualità superiore, specialmente le sonate, i lavori da camera e i concerti per
chitarra e orchestra (in particolare il primo concerto op. 30, il più
suonato dopo il concerto d'Aranjuez di Joaquin Rodrigo). Degne
di nota sono le sei Rossiniane, fantasie su alcuni motivi di
Rossini come omaggio al grande compositore e amico. La forma però che Giuliani
coltivò di più è sicuramente il tema con variazioni, dove non solo
dimostrava di saper creare una linea melodica piacevole e armonicamente
significativa, ma anche di saperla sviluppare in complessi brani virtuosistici,
che ancora oggi vengono suonati in pubblico da chitarristi di grande talento
per dimostrare la loro bravura.
Tra le sue composizioni ricordiamo La Sonata Eroica
La particolarità di questo brano è che è in un solo movimento (Allegro maestoso) bitematico.
Il primo tema viene esposto in La Maggiore
mentre il secondo tema viene esposto nella tonalità di Do Maggiore per poi concludere di nuovo sul primo tema.
mentre il secondo tema viene esposto nella tonalità di Do Maggiore per poi concludere di nuovo sul primo tema.
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