domenica 18 maggio 2014

23 MAGGIO 2014 Niccolò Paganini - Sonata Concertata - Luigi Monteduro



Niccolò Paganini



Niccolò Paganini è stato un violinista compositore e chitarrista italiano, fra i più importanti esponenti della musica romantica

Nacque a Genova il 27 ottobre 1782 da una modesta famiglia originaria di Carro (in provincia della Spezia).
Fin dalla più giovane età Niccolò apprese dal padre le prime nozioni di musica sul mandolino e, in seguito, fu indirizzato allo studio del violino.  Malgrado ciò, all'età di 12 anni, già si faceva ascoltare nelle chiese di Genova e diede un concerto nel 1795 al teatro di Sant'Agostino, eseguendo delle sue variazioni per chitarra e violino sull'aria piemontese "La Carmagnola", andate perdute. Il padre lo condusse a Parma nel 1796, all'età di 14 anni.

Nel 1801, all'età di 19 anni, interruppe la propria attività di concertista e si dedicò per qualche tempo allo studio della chitarra.
In breve tempo diventò virtuoso anche di chitarra e scrisse molte sonate, variazioni e concerti non pubblicati; insoddisfatto, si mise a scrivere sonate per violino e chitarra, trii e quartetti in unione agli strumenti ad arco.
Scriveva per chitarra a sei corde.
 Paganini morì il 27 maggio 1840.



 A causa delle voci sul suo conto circa un sospetto "patto con il diavolo" e della sua cattiva reputazione (dovuta soprattutto alla sua condotta apparentemente "irreligiosa"), il vescovo di Nizza ne vietò la sepoltura in terra consacrata. Il suo corpo fu quindi imbalsamato con il metodo Gannal e conservato (inizialmente a bara aperta) nella cantina della casa dov'era morto. Dopo vari spostamenti, nel 1853 fu sepolto nel cimitero di Gaione e successivamente nel cimitero della Villetta di Parma, dove riposa tuttora in una tomba sempre provvista di fiori freschi che attrae molti turisti.
La chitarra era per Paganini uno strumento più confidenziale del violino col quale amava stupire il pubblico. La chitarra era più adatta alla musica da camera, quella che si doveva praticare nelle Accademie e nei circoli della corte lucchese, affidata a volte anche a musicisti dilettanti; sulla chitarra cercava armonie e passaggi che poi riportava sul violino (come il pizzicato con la mano sinistra). Paganini scriveva per chitarra a sei corde che in quel periodo soppiantò quella "spagnola" a nove corde (quattro doppie e una singola nella parte alta detta cantino) e questo spiega il suo estro negli scoppiettanti pizzicati sul violino.

Nel Centone di sonate la chitarra aveva solo il ruolo di accompagnamento tranne che nella seconda sonata, La Sonata Concertata in La maggiore in cui la chitarra in dei momenti dialoga con il violino in altri sviluppa un virtuosismo e una padronanza strumentale.

La sonata concertata in La maggiore è divisa in 3 movimenti:
















Allegro Spiritoso
Adagio Assai Espressivo
Rondeau



L’Allegro spiritoso è in tonalità di La maggiore in 4/4 con un carattere assai vivace
Nella seconda metà cambia tonalità in do maggiore e con una cadenza ad libitum riprende il primo tema e ritorna in tonalità di La maggiore



























 L’Adagio espressivo cambia tonalità e va nella  relativa minore.

















Rondeau invece torna nella tonalità principale( La maggiore )
Il rondò (in francese rondeau) è inizialmente una forma musicale vocale di origine francese che si affermò nella musica polifonica del XIII secolo attraverso le composizioni di Adam de la Halle e di Jehan de Lescurel. Fra i vari generi fu questo quello prediletto dai compositori di musica profana; nel XV secolo diverrà più importante della ballata.
Il rondò sarà poi ripreso in forma strumentale e verrà utilizzato, in particolare, nel XVIII secolo e nella prima metà del XIX. Il più delle volte, il rondò venne utilizzato quale brano conclusivo di composizioni di varia natura (dalla sonata per strumento solista fino ai brani orchestrali sinfonici)




































FILE MP3
Sonata concertata(chitarra e violino)
Sonata concertata(chitarra e mandolino)







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