martedì 20 maggio 2014

23 maggio - Farewell unkind farewell, John Dowland - Patrizia Campa


John Dowland (1563 – 20 febbraio 1626) è stato un compositorecantante e liutista inglese, forse irlandese di nascita.


John Dowland
Molto poco si conosce della fanciullezza di Dowland se non che nacque a Londra o a Dublino. È noto che egli andò a Parigi nel 1580 al seguito dell'ambasciatore inglese, di cui era dipendente, presso la corte di Francia. Qui si convertì al cattolicesimo per ripicca contro la regina Elisabetta I d'Inghilterra (protestante), che non gli volle offrire un posto presso la sua corte. Egli prestò poi la sua opera per molti anni alla corte del re Cristiano IV di Danimarca. Ritornò a Londra nel 1606 e nel 1612 ottenne un posto di liutista presso la corte di Giacomo I d'Inghilterra. Qui rimase fino alla sua morte, avvenuta a Londra.
 


Molte delle composizioni di Dowland sono scritte per il suo strumento, il liuto. Esse comprendono numerosi libri di opere per liuto solo canzoni per liuto e voce. La sua opera più famosa è la canzone per liuto e voce Flow My Tears.
Più tardi scrisse quello che è il suo lavoro strumentale più famoso Lachrimae or Seaven Teares Figured in Seaven Passionate Pavans un gruppo di sette pezzi per 5 viole e un liuto, basato sulla canzone Flow My Tears. La sua pavana Lachrymae antiquae fu anche una delle più famose canzoni del XVII secolo. Fu noto ed apprezzato autore di numerosi madrigali.

Opere
·         The First Booke of Songes or Ayres of Foure Partes with Tableture for the Lute (1597)
·         Second Booke of Songs or Ayres (1600)
·         Third and Last Booke of Songs or Aires (1603)
·         Lachrimae or Seaven Teares Figured in Seaven Passionate Pavans (1604)
·         A Pilgrimes Solace (1612)
·         Arie di danza per liuto solo
·         Sette fantasie
·         Dodici pavane
·         Trentadue gagliarde
·         Dieci allemande
·         Circa cento pezzi che si trovano in vari manoscritti ed in raccolte antologiche continentali

Intavolature per liuto


La sua arte si manifesta attraverso una tecnica perfetta. Molte delle sue canzoni sono destinate al canto, anche in versione corale. I Tre Libri sono per voce e liuto. Il liuto in queste songs accompagna da due a cinque voci, da solo o con la viola da gamba.


Liuto





Questa song appartiene al Terzo Libro, che contiene complessivamente ventuno songs. La trascrizione dal liuto alla chitarra, prevede l’uso del capotasto sul terzo tasto e l’abbassamento della terza corda di un semitono (dal sol al fa diesis). Il testo è costituito da due strofe di sei versi ciascuna, di cui gli ultimi due vengono ripetuti due volte e parla di un addio ma anche di un amore appena arrivato.



TESTO ORIGINALE IN INGLESE

Farewell unkind farewell, to me no more a father,
Since my heart, my heart holds my love most dear.
The wealth which thou dost reap another's hand must gather,
Though my heart my heart still lies buried there.
Then farewell, then farewell, O farewell,
Welcome, my love, welcome, my joy forever.

 'Tis not the vain desire of human fleeting beauty,
Makes my mind to live through my means do die.
Nor do I Nature wrong, though I forget my duty:
Love not in the blood but in the spirit doth lie.
Then farewell, then farewell, O farewell,
Welcome, my love, welcome, my joy forever.



TRADUZIONE

Addio addio scortese, per me non è più un padre,
Dal momento che il mio cuore, il mio cuore detiene il mio amore più caro.
La ricchezza che un'altra mano deve raccogliere,
Anche se il mio cuore il mio cuore ancora è sepolto lì.
Quindi addio, allora addio, O addio,
Benvenuto, amore mio, benvenuto, la mia gioia per sempre.

Questo non è il desiderio vano della bellezza fugace umana,
Fa vivere la mia mente attraverso i miei mezzi fanno morire.
Non è la mia natura sbagliata, anche se ho dimenticato il mio dovere:
Non l'amore nel sangue, ma nello spirito della menzogna.
Quindi addio, allora addio, O addio,
Benvenuto, amore mio, benvenuto, la mia gioia per sempre.

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