sabato 14 giugno 2014

Concerto 7 Giugno 2014 - Piangete voi al dolce guidami - G. Donizetti - Autore Post Cardellicchio

Concerto 7 Giugno 2014 - Piangete voi al dolce guidami - G. Donizetti




Donizetti venne scritturato, assieme al "rivale" Vincenzo Bellini dal Duca Pompeo Litta, responsabile del Teatro Carcano di Milano, per inaugurare la Stagione di Carnevale 1830-1831: la scelta non era casuale né sciocca, dato che l'impresario seppe sfruttare la rivalità tra i due compositori per farsi ottima pubblicità, arrivando, addirittura ad eclissare la consueta e più famosa Stagione della Scala. Per accentuare l'interesse (nonché la sfida tra i due), sia Donizetti e Bellini usufruirono dello stesso librettista (Felice Romani) e di due star dell'epoca (Giuditta Pasta e Giovanni Battista Rubini). La stagione vide quindi il debutto di due delle maggiori opere del Bel Canto italiano: a dicembre, l'Anna Bolena di Donizetti e, a marzo, La sonnambula di Bellini.

Il libretto (a cura di Felice Romani) è tratto da diverse fonti letterarie: Anna Bolena di Alessandro Pepoli (Venezia 1788), Enrico VIII ossia Anna Bolena di Ippolito Pindemonte (Torino 1816), che a sua volta costituisce poco più che una traduzione dell'Henri VIII di Marie-Joseph Chénier (Parigi 1791).




L'opera debuttò quindi al Carcano il 26 dicembre 1830, con uno straordinario successo, dovuto al cast eccezionale e all'affascinante drammaturgia di Romani.

Biografia


Domenico Gaetano Maria Donizetti è stato un compositore italiano, famoso soprattutto come operista. Scrisse più di settanta opere, oltre a numerose composizioni di musica sacra e da camera. 
Nato a Bergamo il 29 novembre 1797, da una famiglia di umile condizione, fu ammesso alle lezioni caritatevoli di musica tenute da Giovanni Simone (Johann Simon) Mayr e Francesco Salari – dalle quali deriva l'attuale Istituto Superiore di Studi Musicali "Gaetano Donizetti" (il conservatorio di Bergamo) –, e dimostrò ben presto un talento notevole, riuscendo a rimediare alla modesta qualità della voce (era necessario svolgere egregiamente il servizio di cantore per poter proseguire i corsi gratuiti) coi progressi nello studio della musica.


Esordi

Fu proprio il Mayr ad aprire all'allievo prediletto le possibilità di successo, curandone prima la formazione e affidandolo poi alle cure di Stanislao Mattei. A Bologna, dove proseguiva gli studi musicali, il Donizetti scrisse la sua prima opera teatrale, Il Pigmalione, che sarà rappresentata postuma, e interessanti composizioni strumentali e sacre. Qui, fra gli altri amici, ebbe modo di legarsi al musicista e patriota Piero Maroncelli, forlivese.
Ancora il maestro Mayr, insieme all'amico Bartolomeo Merelli, gli procurò la prima scrittura per un'opera al teatro San Luca di Venezia: andrà in scena l'Enrico di Borgogna il 19 novembre 1818.



In seguito alla fuga del direttore con la Colbran, l'impresario Barbaja assunse il Donizetti, che esordì il 12 maggio del 1822 con La zingara, opera semiseria su libretto del Tottola. In sala era presente Vincenzo Bellini, che rimase ammirato dalla scrittura contrappuntistica del settimino, ma che in seguito non ricambiò la stima profonda che il Donizetti aveva per lui.Conclusa l'esperienza veneziana, il compositore fu a Roma, presso l'impresario Paterni, come sostituto del Mayr. Sul libretto poco felice del Merelli (il Donizetti lo avrebbe definito "una gran cagnara"), scrisse la Zoraida di Granata, che sarebbe comunque stata riveduta due anni dopo, con l'aiuto del Ferretti. Al termine dell'opera si recò a Napoli, per sovrintendere all'esecuzione dell'Atalia del Mayr, oratorio diretto da Gioachino Rossini.


Questo periodo fu caratterizzato dalle numerose farse. La lettera anonima, andata in scena nel giugno del 1822 al Teatro del Fondo, attirò l'attenzione della critica, che apprezzò la padronanza con cui il Donizetti aveva affrontato il genere buffo napoletano.



Il contratto col Barbaja lo impegnò per quattro opere l'anno. Sùbito dopo la rappresentazione dell'Alfredo il Grande, egli mise mano al Fortunato inganno, satira teatrale ispirata ai precedenti di Benedetto Marcello (Il teatro alla moda, 1720) e di Carlo Goldoni (Il teatro comico, 1750), che fu per il Donizetti un esercizio preparatorio per Le convenienze e le inconvenienze teatrali, del 1827, in parte già accennato anche nel personaggio di Flagiolet della Lettera anonima.



Il libretto di quest'opera fu il primo che il Donizetti scrisse da sé. Il compositore aveva avuto un periodo di crisi, che superò grazie alla collaborazione di Jacopo Ferretti, il quale lo aiutò a delineare uno stile personale. L'amicizia e la collaborazione professionale col Ferretti durarono a lungo, destando in lui il gusto per la parola e rassicurandolo sulla possibilità di scrivere libretti anche da sé.

Negli stessi anni dovette preoccuparsi del mantenimento della moglie Virginia, sposata nel 1828, ed ebbe il dolore della perdita del figlio primogenito. La produzione fu talvolta un po' convenzionale.






- Anna Bolena - Atto 1

- Anna Bolena - Atto 2

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