lunedì 16 giugno 2014

28 MAGGIO 2014 - J.N.Hummel, Concerto per tromba e orchestra in Mib maggiore - Daniele carluccio


Johann nepomuk Hummel



LA VITA 

 Nato a Bratislava (Boemia) il 14 novembre 1778, Johann Nepomuk Hummel (nome boemo
 Johan Nepomuka),
 riceve le prime lezioni di musica dal padre Johannes, ilquale all’epoca aveva già avuto diversi incarichi, anche di un certo prestigio: violinistadella cappella viennese del principe Grassalkovic; direttore musicale del CollegioMilitare Wartberg, nei pressi di Bratislava; direttore del Theatre auf der Wieden (quelloche poi diventerà il Theatre an der Wien) di Vienna, ove l’impresario è Schikaneder . Lafamiglia Hummel si stabilisce in questa città nel 1785, e il piccolo Johann viene notato da Mozart, il quale lo ospita in casa, dandogli lezioni di pianoforte per 2 anni; nel 1787, fa probabilmente il suo debutto in pubblico, in un concerto diretto dallo stesso Mozart: lacarriera concertistica ha inizio ufficialmente due anni dopo.Accompagnato dal padre, Johann Nepomuk si esibisce in diverse
tournées
inquasi tutta Europa, stabilendosi prima ad Edimburgo e poi a Londra, nel 1790: nellacapitale britannica ha modo di prendere alcune lezioni da Muzio Clementi.Il ritorno a Vienna risale al 1793: qui si perfeziona con musicisti comeAlbrechtsberger e Salieri, perfino con Haydn, il quale lo inizia alla tecnica organistica;gli anni viennesi sono pieni di soddisfazioni, sia economiche che personali, per Hummel:
 già nel 1799, egli è infatti considerato uno dei migliori pianisti del tempo, specialmente per le sue doti improvvisative. Sfrutta rapidamente e nel modo migliore la sua fama: ènoto che il giovane Franz Liszt diventa allievo di Czerny solo perché suo padre non poteva permettersi le esorbitanti richieste di Kummel, in qualità di insegnante.Haydn, nel 1804, lo raccomanda personalmente al principe Esterhàzy, il quale loassume come maestro di cappella a Eisenstadt. La sua maggiore inclinazione allacomposizione e alle lezioni private, però, gli fanno perdere questo incarico nel giro disette anni, per cui, alla fine del 1811 rientra a Vienna: qui vive per alcuni anni, dandolezioni e concerti (alcune cronache affermano che partecipa come timpanista ad unaesecuzione del
Wellington’s Sieg 
di Beethoven, nel 1814). Nel 1813 sposa la cantante Elisabeth Röckel, sorella di un cantante molto vicinoa Beethoven piuttosto apprezzata all’Opera di Vienna; due anni più tardi è nominato
 Hofkapellmeister 
a Stoccarda, carica dalla quale si dimette nel 1818 a causa dei contrasticon l’impresario del Teatro di Corte, non prima di aver preso posizioni a favore di Mozart, Salieri, Beethoven e Cherubini; allora, accetta la nomina a maestro di cappella presso la corte del Granducato di Weimar, conservando il posto fino alla morte. Qui, ilgenerosissimo trattamento economico, che prevedeva tra l’altro tre mesi di vacanzaall’anno, gli permette di mantenere un’intensa attività concertistica, anche al di fuoridell’Impero Asburgico: Germania, Belgio, Inghilterra, Francia, Polonia (è della fine del1818 l’incontro con Chopin), Russia (fa parte della delegazione della Granduchessa diWeimar a Pietroburgo, nel 1822).Muore a Weimar il 17 ottobre del 1837.La sua carriera artistica inizia con una forte influenza stilistica di Mozart. Glistorici sono concordi nel dividere tra Kummel e Ignaz Moscheles la discendenza direttadel panismo mozartiano, così come sono concordi nel definire la scrittura hummeliana per pianoforte un “anello di congiunzione” tra il Grande Viennese e Chopin da una partee Liszt dall’altra, specialmente per quello che riguarda l’uso degli abbellimenti.I critici a lui contemporanei gli attribuirono una musicalità piena di “grazia, purezza e raffinatezza classica” (1823); oggi, col senno di poi, si può notare qualche pecca a livello di profondità dei contenuti, con un ricorso talvolta eccessivo agliabbellimenti proprio per nascondere questa superficialità.
 Generalmente, Johann Nepomuk Hummel si colloca, per ragioni cronologiche edartistiche, tra Classicismo e Romanticismo, come testimonia, ad esempio, l’uso pocospinto del pedale nelle composizioni pianistiche; questa, insieme ad altre concezioninuove, incisero piuttosto profondamente anche nel suo metodo didattico: la sua
 Anweisung zum Pianofortespiel 
si pone allo stesso livello dei lavori d’insegnamento diCzerny e Kalkbrenner, ed offre soluzione di estrema semplicità; purtroppo, però, l’operasi pone in ritardo per i suoi tempi, in quanto il pubblico dell’epoca ha già cominciato adapprezzare di più uno stile più patetico, “alla Liszt”




 La produzione di Hummel è enorme, tutta concentrata in un lasso di tempo relativamente breve; come il suo maestro e mentore Mozart, ma anche secondo una prassi consolidata per il tempo in cui visse, gli ambiti nei quali il musicista boemo si cimenta sono eterogenei, e classificabili come segue:

COMPOSIZIONI PER IL TEATRO: 
8 opere teatrali complete e 7 Singspielen; arie, pezzi d’insieme e ouvertures per opere a nome di altricompositori (tra questi, Gluck, Auber, Mozart, Weigl, Gyrowetz, Kanne e Beethoven); numeri di balletti; musiche di scena.

COMPOSIZIONI PER ORCHESTRA: 
marce, ouvertures, minuetti, trii, polacche, valzer, danze varie.

COMPOSIZIONI PER STRUMENTO E ORCHESTRA: 
8 concerti, rondò,concertini, tema con variazioni, fantasie per pianoforte ed orchestra; un potpourri  per viola; un tema con variazioni per oboe; un concerto per fagotto. Non ha numero d’opera il Concerto per tromba ed orchestra.

COMPOSIZIONI VOCALI: 
6 cantate per solista, coro ed orchestra, 5messe complete, numerosi pezzi sacri sciolti, un oratorio, cori, Lieder 

MUSICA DA CAMERA:
numerosissimi trii, quartetti, quintetti, sestetti e settimini (organici variabili, con o senza pianoforte), sonate, rondò, notturni, potpourris, capricci, danze.






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