lunedì 26 maggio 2014

6 GIUGNO 2014 Mendelssohn Rondo Capriccioso XUE SHUDAN

Felix Mendelssohn Bartholdy





Jakob Ludwig Felix Mendelssohn Bartholdy (Amburgo3 febbraio 1809 – Lipsia4 novembre 1847) fu uncompositoredirettore d'orchestrapianista e organista tedesco.
Mendelssohn nacque ad Amburgo da un'aristocratica famiglia di origine ebraica. Figlio di Abraham – banchiere, nonché nipote del filosofo illuminista Moses Mendelssohn – e di Lea Salomon (1777-1842), nipote di un consigliere finanziario di Federico II. Ebbe tre fratelli: Fanny Cäcile pianista e compositrice di talento alla quale rimase particolarmente affezionato per tutta la vita, Rebecka e Paul.
Mendelssohn Rondo Capriccioso


Fino a qualche tempo fa si riteneva che il Rondò capriccioso fosse stato composto da Mendelssohn a quindici anni, nel 1824, mentre più recentemente si tende a datarlo (le fonti non sono concordi) fra il 1826 e il 1828. In ogni caso, quando Mendelssohn lo compose era ancora un ragazzo, forse era appena uscito dall'adolescenza; ma non era affatto un compositore alle prime armi, visto che aveva già ultimato da tempo, tra le altre cose, le dodici Sinfonie per archi e la Prima Sinfonia op. 11, e una delle sue opere più perfette e affascinanti, l'Ouverture per il Sogno d'una notte di mezza estate di Shakespeare.

Pagina delicata ed elegante, di gusto un po' salottiero e Biedermeier, per moltissimi anni il Rondò capriccioso è stato uno dei pochissimi brani di Mendelssohn, insieme a un piccolo numero di Romanze senza parole, ad essere eseguito in concerto; e, soprattutto, è stato suonato migliaia di volte, con alterne fortune, da un'infinità di signorine di buona famiglia di ogni parte del mondo. Tutto questo col tempo si è ritorto contro la fortuna del Rondò capriccioso (e dello stesso Mendelssohn), che a poco a poco è quasi scomparso dalle sale da concerto: basti pensare che a Santa Cecilia non lo si ascolta da più di vent'anni.

Il brano si articola in due sezioni: un breve Andante introduttivo in mi maggiore (26 battute) non privo di reminiscenze weberiane che sfocia in uno sfavillante ed aereo Presto in mi minore in 6/8 ("leggiero") - che sembra evocare a tratti una vivace e spensierata danza di elfì - da cui emerge di tanto in tanto un canto sereno e pieno di calore. Il Rondò capriccioso richiede all'interprete un tocco netto e delicato ma incisivo e brillante e una tecnica molto curata (staccato, arpeggi, terze, ottave spezzate). L'effetto generale è quello di certe pagine fatate dell'Ouvertureper il Sogno d'una notte di mezza estate, scritta più o meno nello stesso periodo nella medesima tonalità.



Wilhelm Backhaus plays Mendelssohn Rondo Capriccioso








                   

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