Il
jazz e la grande depressione
Le
sale da ballo
A
partire dal 1929 con il crollo della borsa e l'inizio della grande
depressione, la crisi economica investe anche la scena jazz di
Chicago, molti musicisti sono costretti ad emigrare a New York. Non
sono solo i musicisti neri a partire, ma anche i bianchi, abituati
fino ad allora a una vita più agiata.
I
gestori dei locali prediligono i pianisti solisti, i juke
box iniziano a prendere il posto dei musicisti, il cinema porta alla decadenza il
teatro. In questo periodo di stretta economica, è il ballo pubblico
a garantire la salvezza del jazz.
Il
Savoy Ballroom
New
York è la città delle nuove orchestre da ballo (Link),
le cosiddette big
band. Tra
i bandleader più famosi ricordiamo Duke Ellington, Tommy
Dorsey, Earl Hines, Bennie Moten, Cab Calloway, Benny
Goodman, Stan Kenton.
Fino ad allora
la comunità afroamericana si era ritrovata per divertirsi con balli
e musica solo nell'ambito privato dei rent parties (Link). La situazione
cambia nel 1926, quando apre ad Harlem (Link) il Savoy Ballroom, la prima
grande sala da ballo pubblica per neri a New York, attivo fino al
1950. Il Savoy offriva prezzi modici e due orchestre permanenti
in alternanza tra loro. La
più nota era quella di Chick Webb (Word).
Era un posto molto ambito dalle orchestre.
Ben presto il Savoy
diventa vero e proprio laboratorio di musica e ballo. A volte i
musicisti stessi abbandonavano gli strumenti per ballare, oppure
variavano la musica a seconda della risposta del pubblico in sala.
Musica e danza si fondevano tra loro creando nuovi stili.
Nasce
proprio al Savoy il Lindy Hop (Link), ballo simbolo della swing era (Word), tra il
1935 e il 1945, epoca in cui a dominare le scene saranno proprio le
orchestre. Il Lindy Hop era una danza decisa, caratterizzata da
movimenti fluidi e acrobatici. Questo ballo prevedeva il contatto
fisico, al contrario di quelli in voga negli anni '20 come il
charleston e il black bottom. Nonostante
i passi fossero prestabiliti, vi era anche spazio per
l’improvvisazione. Date le sue peculiarità di danza acrobatica, il
lindy hop richiedeva strutture musicali lineari: il riff, una breve
frase ripetuta, costituiva lo strumento perfetto a questo scopo.
Earl Hines and His Orchestra - Rosetta
Bennie Moten's Kansas City Orchestra - Moten Swing
Chick Webb
Il jazz e la grande depressione
Le sale da ballo
A partire dal 1929 con il crollo della borsa e l'inizio della grande depressione, la crisi economica investe anche la scena jazz di Chicago, molti musicisti sono costretti ad emigrare a New York. Non sono solo i musicisti neri a partire, ma anche i bianchi, abituati fino ad allora a una vita più agiata.New York è la città delle nuove orchestre da ballo (Link), le cosiddette big band. Tra i bandleader più famosi ricordiamo Duke Ellington, Tommy Dorsey, Earl Hines, Bennie Moten, Cab Calloway, Benny Goodman, Stan Kenton.
Ben presto il Savoy diventa vero e proprio laboratorio di musica e ballo. A volte i musicisti stessi abbandonavano gli strumenti per ballare, oppure variavano la musica a seconda della risposta del pubblico in sala. Musica e danza si fondevano tra loro creando nuovi stili.
Earl Hines and His Orchestra - Rosetta
Bennie Moten's Kansas City Orchestra - Moten Swing
Chick Webb
William Henry Webb, conosciuto come Chick Webb (10 Febbraio 1905 – 16 Giugno 1939) è stato un batterista e band leader americano jazz. Nel 1931, la band di Chick Webb diviene stabile al Savoy Ballroom. Divenne uno dei più famosi direttori di band e percussionista del nuovo stile swing (Link). Pur non essendo in grado di leggere la musica, il virtuoso batterista riusciva a dirigere la sua orchestra imparando a memoria gli arrangiamenti.
La band di Chick Webb divenne
una delle più importanti e temute nelle battaglie tra band. Spesso
al Savoy si teneva la cosiddetta "Battle of the Bands", una
sorta di gara in cui la band di Webb si confrontava con altri gruppi
famosi come l'orchestra di Benny Goodman o quella di Count
Basie, esibendosi su due palchi opposti. La band di Webb
era di solito la più votata dagli avventori del locale, tanto da far
guadare a Webb il titolo di "King of Swing".
Dal
1935 l'orchestra di Chick Webb sarà arricchita dalla presenza di una
giovanissima Ella Fitzgerald (Word), in qualità di vocalist.
Stompin' at the Savoy
Mutua il suo nome dalla celebre sala da ballo il brano Stompin' at the Savoy, standard jazz del 1934, composto da Edgar Sampson, sassofonista e arrangiatore dell'orchestra di Chick Webb, ma fu attribuito anche a Webb. Il testo (Word) fu aggiunto da Andy Razaf.
Il brano è stato reso celebre dall'orchestra di Benny Goodman (Word), diventando ben presto una hit di
successo.
Art Tatum - Stompin' at the Savoy
Lo
standard si presenta nella classica forma canzone AABA e consta di 32
battute. Il tempo è un medium
fast.
Esistono
centinaia di versioni del brano. Tra le incisioni più importanti
ricordiamo quella di Judy Garland (1936), Art
Tatum (1941), Ella Fitzgerald and Louis
Armstrong (1956) e Sarah Vaughan (1964).
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