Johann nepomuk Hummel
LA VITA
Nato a Bratislava (Boemia) il 14 novembre 1778, Johann Nepomuk Hummel (nome
boemo
Johan Nepomuka),
riceve le prime lezioni di musica dal padre Johannes, ilquale all’epoca aveva
già avuto diversi incarichi, anche di un certo prestigio: violinistadella
cappella viennese del principe Grassalkovic; direttore musicale del
CollegioMilitare Wartberg, nei pressi di Bratislava; direttore del Theatre auf
der Wieden (quelloche poi diventerà il Theatre an der Wien) di Vienna, ove
l’impresario è Schikaneder . Lafamiglia Hummel si stabilisce in questa città
nel 1785, e il piccolo Johann viene notato da Mozart, il quale lo ospita in
casa, dandogli lezioni di pianoforte per 2 anni; nel 1787,
fa probabilmente il suo debutto in pubblico, in un concerto diretto dallo stesso Mozart: lacarriera
concertistica ha inizio ufficialmente due anni dopo.Accompagnato dal padre,
Johann Nepomuk si esibisce in diverse
tournées
inquasi
tutta Europa, stabilendosi prima ad Edimburgo e poi a Londra, nel 1790:
nellacapitale britannica ha modo di prendere alcune lezioni da Muzio
Clementi.Il ritorno a Vienna risale al 1793: qui si perfeziona con musicisti
comeAlbrechtsberger e Salieri, perfino con Haydn, il quale lo inizia alla
tecnica organistica;gli anni viennesi sono pieni di soddisfazioni, sia
economiche che personali, per Hummel:
già nel
1799, egli è infatti considerato uno dei migliori pianisti del tempo,
specialmente per le sue doti improvvisative. Sfrutta rapidamente e nel modo migliore la sua fama: ènoto
che il giovane Franz Liszt diventa allievo di Czerny solo perché suo padre
non poteva permettersi le esorbitanti richieste di Kummel, in qualità di
insegnante.Haydn, nel 1804, lo raccomanda personalmente al principe Esterhàzy,
il quale loassume come maestro di cappella a Eisenstadt. La sua maggiore
inclinazione allacomposizione e alle lezioni private, però, gli fanno perdere
questo incarico nel giro disette anni, per cui, alla fine del 1811 rientra a
Vienna: qui vive per alcuni anni, dandolezioni e concerti (alcune cronache
affermano che partecipa come timpanista ad unaesecuzione del
Wellington’s
Sieg
di
Beethoven, nel 1814). Nel 1813 sposa la cantante Elisabeth
Röckel, sorella di un cantante molto vicinoa Beethoven
piuttosto apprezzata all’Opera di Vienna; due anni più tardi è nominato
Hofkapellmeister
a
Stoccarda, carica dalla quale si dimette nel 1818 a causa dei contrasticon
l’impresario del Teatro di Corte, non prima di aver preso posizioni a favore
di Mozart, Salieri, Beethoven e Cherubini; allora, accetta la nomina a maestro
di cappella presso la corte del Granducato di Weimar, conservando il posto fino alla morte. Qui, ilgenerosissimo
trattamento economico, che prevedeva tra l’altro tre mesi di vacanzaall’anno,
gli permette di mantenere un’intensa attività concertistica, anche al di
fuoridell’Impero Asburgico: Germania, Belgio, Inghilterra, Francia, Polonia (è
della fine del1818 l’incontro con Chopin), Russia (fa parte della delegazione
della Granduchessa diWeimar a Pietroburgo, nel 1822).Muore a Weimar il 17
ottobre del 1837.La sua carriera artistica inizia con una forte influenza
stilistica di Mozart. Glistorici sono concordi nel dividere tra Kummel e Ignaz
Moscheles la discendenza direttadel panismo mozartiano, così come sono concordi
nel definire la scrittura hummeliana per pianoforte un “anello di
congiunzione” tra il Grande Viennese e Chopin da una partee
Liszt dall’altra, specialmente per quello che riguarda l’uso degli
abbellimenti.I critici a lui contemporanei gli attribuirono una musicalità
piena di “grazia, purezza e raffinatezza classica” (1823); oggi, col senno di poi, si può notare qualche pecca a livello di profondità dei contenuti, con un ricorso talvolta eccessivo agliabbellimenti
proprio per nascondere questa superficialità.
Generalmente,
Johann Nepomuk Hummel si colloca, per ragioni cronologiche edartistiche, tra Classicismo
e Romanticismo, come testimonia, ad esempio, l’uso pocospinto
del pedale nelle composizioni pianistiche; questa, insieme ad altre
concezioninuove, incisero piuttosto profondamente anche nel suo metodo
didattico: la sua
Anweisung zum Pianofortespiel
si pone
allo stesso livello dei lavori d’insegnamento diCzerny e Kalkbrenner, ed offre
soluzione di estrema semplicità; purtroppo, però, l’operasi pone in ritardo per
i suoi tempi, in quanto il pubblico dell’epoca ha già cominciato adapprezzare
di più uno stile più patetico, “alla Liszt”
La
produzione di Hummel è enorme, tutta concentrata in un lasso di
tempo relativamente breve; come il suo maestro e mentore Mozart, ma anche
secondo una prassi consolidata per il tempo in cui visse, gli ambiti nei quali
il musicista boemo si cimenta sono eterogenei, e classificabili come segue:
COMPOSIZIONI
PER IL TEATRO:
8 opere teatrali complete e 7 Singspielen; arie,
pezzi d’insieme e ouvertures per
opere a nome di altricompositori (tra questi, Gluck, Auber, Mozart, Weigl,
Gyrowetz, Kanne e Beethoven); numeri di balletti; musiche di scena.
COMPOSIZIONI
PER ORCHESTRA:
marce, ouvertures,
minuetti, trii, polacche, valzer, danze varie.
COMPOSIZIONI
PER STRUMENTO E ORCHESTRA:
8 concerti, rondò,concertini, tema con variazioni,
fantasie per pianoforte ed orchestra; un potpourri per viola; un tema con variazioni per oboe; un concerto per fagotto. Non ha numero
d’opera il Concerto per tromba ed orchestra.
COMPOSIZIONI
VOCALI:
6 cantate per solista, coro ed orchestra, 5messe complete, numerosi
pezzi sacri sciolti, un oratorio, cori, Lieder
MUSICA
DA CAMERA:
numerosissimi trii, quartetti, quintetti, sestetti e settimini
(organici variabili, con o senza pianoforte), sonate, rondò, notturni, potpourris,
capricci, danze.
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