Concerto 28 Maggio 2014
Arabesque - C. Debussy
Claude-Achille Debussy (Saint-Germain-en-Laye, 22 agosto 1862 – Parigi, 25 marzo 1918) è stato un compositore e pianista francese. È considerato e celebrato in patria e nel mondo come uno dei più importanti compositori francesi, nonché uno dei massimi protagonisti insieme a Maurice Ravel dell'impressionismo musicale, definizione che però lui non gradiva fosse accostata alle sue opere.
Rudolph Réti ha dichiarato che l'impresa di Debussy fu la sintesi della "tonalità melodica" a base monofonica con le armonie, sebbene diverse da quelle della "tonalità armonica"
La musica di Debussy presenta influenze sia nazionali (Charles Gounod, César Franck, Jules Massenet, Gabriel Fauré), sia internazionali (Fryderyk Chopin per il pianoforte eModest Petrovič Musorgskij per l'antiaccademismo). Debussy è stato un antiwagneriano come la maggior parte dei suoi connazionali, tuttavia è vicino alla sua musica per quanto riguarda la concezione del discorso musicale aperto e continuo che però in Wagner si traduce con la cosiddetta "melodia infinita", che è tuttavia vincolato all'armonia tonale, mentre in Debussy il discorso musicale è costruito con piccole immagini balenanti in continuo rinnovamento ma indipendenti tra loro grazie all'appoggio a un linguaggio armonico non vincolante e fatto di espedienti extratonali volti all'ambiguità come la scala esatonale, in cui i rapporti tensiodistensionali dati dall'alternanza di tono e semitono vengono meno essendo essa composta da intervalli identici.
(Claire de Lune)
Possiamo concludere quindi che lo stile di Debussy oscilla tra il neoclassicismo (si veda l'utilizzo di forme barocche come la suite bergamasque che richiama sia la suite che le famose bergamasche di Frescobaldi) e il romanticismo in maniera eclettica.
La sua musica è stringata, non pomposa e colossale, puntando alla brevità aforistica alla maniera degli impressionisti e dei simbolisti: come loro inoltre Debussy ricerca l'innovazione nell'esotismo. Il neoclassicismo di Debussy compie quindi una sintesi tra estetica classica e modernismo, grazie a un contrappunto innovativo e a dinamiche molto curate. Privilegia il colore timbrico sulla linea melodica, sceglie preferibilmente sonorità lievi e luminose (acute), elabora una scrittura ritmica estremamente complessa, ma dall’andamento fluttuoso e sospeso che reinventa il modo di suonare il pianoforte.
No. Arabesque 1. Andantino con moto
Questo arabesque è nella tonalità di mi maggiore . Questo pezzo inizia con parallelismo di triadi in prima inversione, una tecnica di composizione molto utilizzato da Debussy e altri impressionisti, risalente alla tradizione del fauxbourdon . Conduce in una sezione più grande che inizia con un arpeggio mano sinistra in mi maggiore e una mano destra discendente Mi maggiore pentatonica progressione.
La seconda sezione più tranquilla B è in La maggiore , che inizia con un gesto (EDEC ♯), attraversa rapidamente Mi maggiore, torna a Un importante e termina con un pronunciamento audace del EDEC ♯ gesto, ma trasposto alla chiave di do maggiore , ha giocatoforte .
Nel mezzo della ricapitolazione della sezione A, la musica si muove verso un registro più alto e scende, seguito da un ascendente su larga scala pentatonica e discendente, e risolvendo torna a Mi maggiore.
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