FRYDERYK CHOPIN
Fryderyk Franciszek Chopin, il cui nome è noto anche nella variante francesizzata Frédéric François Chopin (Żelazowa Wola, 22 febbraio 1810 – Parigi, 17 ottobre 1849), è stato un compositore e pianista polacco. Fu uno dei grandi maestri della musica romantica ed è talvolta definito «poeta del pianoforte».
Bambino prodigio, Chopin crebbe a Varsavia, dove ebbe modo di completare la sua formazione musicale. A seguito della repressione russa della Rivolta di Novembre (1830), si trasferì in Francia nel contesto della cosiddetta Grande Emigrazione. Per dieci anni, dal 1837 al 1847, fu legato sentimentalmente alla scrittrice francese George Sand.
Gran parte delle composizioni di Chopin vennero scritte per pianoforte solista; le uniche significative eccezioni sono i due concerti per pianoforte. Le sue opere sono spesso impegnative dal punto di vista tecnico, ma mantengono sempre le giuste sfumature e una profondità espressiva. Egli inventò la forma musicale nota come ballata strumentale e addusse innovazioni ragguardevoli alla sonata per pianoforte, alla mazurca, al valzer, al notturno, alla polonaise, allo studio, all'improvviso, allo scherzo e al preludio.
LE BALLATE DI CHOPIN
L e quattro ballate di Chopin sono pezzi unici per pianoforte, composti tra il 1831 e il 1842. Sono alcuni dei pezzi più impegnativi del repertorio pianistico standard.
Il termine "ballade" è stata associata con un vecchio versetto-forma francese utilizzata per i soggetti grandi e retorici, ma può anche avere connotazioni del Medioevo ballata eroica, che è stato cantato e ballato. Ci sono elementi drammatici e danza-come in uso di Chopin del genere, e lui può dire di essere un pioniere della ballata come forma musicale astratta. Le quattro ballate sono detto di essere stato ispirato dal poeta Adam Mickiewicz . L'ispirazione esatta per ogni singolo ballade , tuttavia, è poco chiaro e controverso.
Le ballate sono considerati una innovazione di Chopin e non possono essere immessi in un'altra forma (ad es sonata ). Anche se non sono conformi esattamente alla forma sonata, la "forma ballade", creato da Chopin per i suoi 4 ballate è una variante distinta di forma-sonata con differenze specifiche, come lo specchio ripresa (che presentano i due espositive tematiche in ordine inverso durante la ricapitolazione ). Le ballate hanno direttamente influenzato compositori come Franz Liszt e Johannes Brahms che, dopo Chopin, scrisse ballate di loro.
Oltre a condividere il titolo, i quattro ballades sono entità distinte le une dalle altre.Secondo il compositore e critico musicale Luigi Ehlert , "Ogni [ballade] si differenzia totalmente dagli altri, e hanno però una cosa in comune - la loro romantica lavoro fuori e la nobiltà dei loro motivi ". Teorici moderni hanno dimostrato, tuttavia , che le ballate hanno molto in comune, come il "misuratore ballade" ( 6/4 o 6/8 ) e alcune pratiche formali come la ripresa specchio e ritardare la strutturale dominante .
LA BALLATA N°1
Ballade No. 1 in sol minore, op. 23 , composta nel 1831 durante i primi anni del compositore a Vienna, era una riflessione sulla sua solitudine in città lontano da casa, dove una guerra che stava accadendo contro l'oppressione dell'Impero russo. Una volta finito, non fu pubblicato fino al suo trasferimento a Parigi, dove si dedicò al barone Nathaniel von Stockhausen, l'ambasciatore Hannover in Francia. Robert Schumann ha commentato che, "ho ricevuto una nuova Ballade da Chopin. Sembra essere un lavoro più vicina al suo genio (anche se non il più geniale) e gli ho detto che mi piace più di tutte le sue composizioni. Dopo un bel lungo silenzio ha risposto con enfasi, 'Sono felice di sentire questo dato che anche io piace di più e tenerlo caro '". Il pezzo inizia con una breve introduzione che, contrariamente alla credenza popolare, non è estraneo al resto del pezzo. Scritto in prima inversione del bemolle maggiore, si tratta di un accordo napoletanoche implica una maestosa aura, che termina in un dissonante, mettendo in discussione la mano sinistra corda D, G e E-flat, che non si risolve fino a tardi nel pezzo . Anche se manoscritto originale di Chopin segna chiaramente un bemolle come nota di testa, l'accordo ha causato un certo grado di polemica, e, quindi, alcune versioni del lavoro - come il Klindworth edizione - includere D, G, D come Ossia . La sezione principale del Ballade è costruito da due temi principali. La breve introduzione sfuma il primo tema, introdotto a misura 8. Dopo qualche elaborazione, il secondo tema è introdotto dolcemente a misura 68. Questo tema è anche elaborato. Entrambi i temi ritornano poi in chiavi diverse, e il primo tema ritorna infine di nuovo nella stessa chiave, anche se con un accompagnamento della mano sinistra alterato. Un accordo tonante introduce la coda , segnata Presto con fuoco , per cui l'armonia napoletano iniziale riemerge in costante propulsione in avanti dinamico, che alla fine si conclude il pezzo in un infuocato doppia scala di ottava correre giù per la tastiera. Nel complesso, il pezzo è strutturalmente complesso e non strettamente limitata ad alcuna forma particolare, ma incorpora idee principalmente i sonata e variazione forme.
Una caratteristica distintiva di Ballade No. 1 è la sua indicazione di tempo . Mentre gli altri tre sono scritti in stretta duple composto tempo con una firma 6/8, Ballade No. 1 orsi deviazioni da questo. L'introduzione è scritta in 4/4, e la più ampia Presto con fuoco coda è scritto in 2/2. Il resto del pezzo è scritto in 6/4, anziché 6/8 che caratterizza gli altri. [ 7 ]
Ballade No. 1 è uno dei più popolari pezzi di Chopin. E 'prominente nel 2002 Roman Polanski pellicola Il pianista , dove un taglio di circa quattro minuti è interpretato da Janusz Olejniczak . Si è svolto anche nel 1944 pellicola Gaslight e sentito nella satira 2006 Grazie per fumatori . E 'la musica per il "Black" pas de deux , gli ultimi, climatici pas de deux di John Neumeier messa in scena s 'del balletto La Signora delle Camelie , basato sul romanzo da Alexandre Dumas, fils . Il pezzo è stato oggetto di 2012 BBC documentario Chopin Saved My Life.
ANALISI
Le prime sette battute di questa composizione sono state scritte con un tempo di 4/4. Le alterazioni in chiave poste da Chopin sono due bemolli. Il che fa presupporre che il pezzo potrà iniziare in si bemolle o in sol minore.
Il pezzo inizia però con un Do. La mano sinistra e la mano destra eseguono le stesse note a distanza di un ottava.
Il pezzo inizia però con un Do. La mano sinistra e la mano destra eseguono le stesse note a distanza di un ottava.
L’effetto ricercato da Chopin è un probabile suono di violoncello molto legato. A dimostrarlo anche le lunghe legature di portamento che si trovano sulle prime 3 battute.
La tonalità del pezzo è inizialmente incomprensibile. Compare infatti per ben 4 volte un La bemolle. Alla fine della terza battuta il pezzo si ferma su un fa diesis che almeno per il momento sembra preludere ad un affermarsi della tonalità di sol minore. Dopo una pausa di un quarto (in figurazioni di pause da 1/2 ciascuna) però, il pezzo non risolve sulla tonica di sol minore bensì riparte in maniera ancora molto misteriosa e dopo due misure il pezzo si arresta per un tempo di 3 quarti per poi giungere con stentata tranquillità su un accordo che è stato per molti anni al centro di controversie.
Sulla settima battuta, infatti, Chopin come è dimostrato dai pezzi autografi, dispone un meraviglioso accordo arpeggiato dissonante non preparato, diviso tra mano sinistra e destra e composto rispettivamente dalle note RE SOL MIb e SIb.
La tonalità del pezzo è inizialmente incomprensibile. Compare infatti per ben 4 volte un La bemolle. Alla fine della terza battuta il pezzo si ferma su un fa diesis che almeno per il momento sembra preludere ad un affermarsi della tonalità di sol minore. Dopo una pausa di un quarto (in figurazioni di pause da 1/2 ciascuna) però, il pezzo non risolve sulla tonica di sol minore bensì riparte in maniera ancora molto misteriosa e dopo due misure il pezzo si arresta per un tempo di 3 quarti per poi giungere con stentata tranquillità su un accordo che è stato per molti anni al centro di controversie.
Sulla settima battuta, infatti, Chopin come è dimostrato dai pezzi autografi, dispone un meraviglioso accordo arpeggiato dissonante non preparato, diviso tra mano sinistra e destra e composto rispettivamente dalle note RE SOL MIb e SIb.
Come indica anche Alfredo Casella nelle sue revisioni critico tecniche delle Ballate, per molti decenni a causa della pedanteria di alcuni editori il MIb dell’accordo venne fatto sostituire con un banale RE. Con questo sotterfugio si poteva evitare il problema delle due quinte parallele che l’originale accordo veniva a creare.
Ma facendo così si “tappava” la bocca a ciò che Chopin voleva esprimere con tutto se stesso. Il dramma. Tutta la potenza drammatica e la tensione di questa breve introduzione di 7 battute trova il suo sfogo su questo accordo. E Chopin sfrutterà poi tutta la tensione accumulata su queste note, per lanciare con grazia e malinconia il primo tema.
Ma facendo così si “tappava” la bocca a ciò che Chopin voleva esprimere con tutto se stesso. Il dramma. Tutta la potenza drammatica e la tensione di questa breve introduzione di 7 battute trova il suo sfogo su questo accordo. E Chopin sfrutterà poi tutta la tensione accumulata su queste note, per lanciare con grazia e malinconia il primo tema.
La comparsa del Primo Tema avviene così alla battuta numero 8. E alla battuta numero 9 si afferma la tonalità di sol. E non solo.
Con la comparsa del Primo Tema oltre all’affermazione della tonalità c’è anche il cambio di tempo che da 4/4 diventa 6/4. Cambia così tutto rispetto alle premesse fatte.
Il risultato teatrale di queste poche battute è eccezionale. Chopin senza usare parole, fa parlare la musica. Come se comparisse sul palco del teatro un attore mascherato per poi scoprire che sotto la maschera c’è il protagonista.
Il risultato teatrale di queste poche battute è eccezionale. Chopin senza usare parole, fa parlare la musica. Come se comparisse sul palco del teatro un attore mascherato per poi scoprire che sotto la maschera c’è il protagonista.
Il primo tema si sviluppa molto ampiamente. Ripeterà per ben due volte il primo periodo di otto battute variando leggermente gli elementi a sua disposizione. Dalla battuta ventiquattro Chopin inizierà a modificare sostanzialmente gli elementi tematici variandoli a poco a poco fino a trasfigurarli, per poi introdurre il secondo tema alla battuta 67.
È interessante vedere come già nella misura 33 sono presenti figurazioni a sestine di semicrome velocissime classiche dello stile Chopiniano.
È interessante vedere come già nella misura 33 sono presenti figurazioni a sestine di semicrome velocissime classiche dello stile Chopiniano.
Lentamente dopo queste figurazioni il pezzo si anima e si contrappone quasi alla malinconia delle prime battute. E il carattere si fa via via più brillante mantenendo sempre un carattere severo.
Nella misura 36 compaiono nuovi elementi che non appartengono più apertamente al primo tema ma che non identificano neppure un nuovo elemento tematico. Sono da considerare quindi come uno sviluppo del Primo Tema.
Nella misura 36 compaiono nuovi elementi che non appartengono più apertamente al primo tema ma che non identificano neppure un nuovo elemento tematico. Sono da considerare quindi come uno sviluppo del Primo Tema.
Il secondo tema si presenta alla misura 67 dopo due battute in cui il compositore sembra voler smorzare tutto il fervore acquisito negli sviluppi precedenti. E mentre la mano destra tace sembra che con la mano sinistra ci inviti a seguirlo in una nuova dimensione fatta di lirismo e dolcezza. Il tema è in Mi bemolle maggiore, il la bemolle ci aiuta a capirlo.
La coda atematica inizia alla misura 208 e durerà per 54 battute in uno slancio di fuoco e agilità che sembrano voler portare all’annientamento di tutto. La disperazione che soverchia l’uomo che vi si oppone nel disperato tentativo di resistergli.
Emblematiche a parer mio sono le ultime 20 misure in cui il compositore in un turbine emotivo snocciola alternandole continuamente, scale cromatiche che lo portano verso la zona acuta della tastiera, a figurazioni velocissime che lo riportano nella zona bassa. Alla misura 251 e 255 c’è un ultimo sussulto che riporta a un lontano ricordo del primo tema.
Emblematiche a parer mio sono le ultime 20 misure in cui il compositore in un turbine emotivo snocciola alternandole continuamente, scale cromatiche che lo portano verso la zona acuta della tastiera, a figurazioni velocissime che lo riportano nella zona bassa. Alla misura 251 e 255 c’è un ultimo sussulto che riporta a un lontano ricordo del primo tema.
Ultimo sussulto su un destino che si sta compiendo.
Alla misura 256 inizia l’ultima scala cromatica discendente rafforzata a doppie ottave con acciaccatura, con l’indicazione di FFF. E’ la conclusione di un dramma meraviglioso con un accordo profondissimo di Sol.
Alla misura 256 inizia l’ultima scala cromatica discendente rafforzata a doppie ottave con acciaccatura, con l’indicazione di FFF. E’ la conclusione di un dramma meraviglioso con un accordo profondissimo di Sol.
Ballata di Chopin n°1 in sol minore op.23
pianista: Tzivi Erez
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