Il musical di Broadway
Intorno
agli anni Trenta, la musica da ballo e le produzioni
di Broadway iniziano ad assumere un tono più jazzistico.
È il periodo d'oro della canzone americana: teatro e
i musical (Word) diventano la maggiore fonte di musica leggera
dell'epoca.
È
dai musical che escono i grandi standard jazz composti, tra gli
altri, da Gershwin, Berlin, Kerns, Rodgers. Molte di queste
pietre miliari diventeranno oggetto di numerosi mascheramenti,
soprattutto tra i boppers.
Richard Rodgers
Richard Charles Rodgers (Word) (New York, 28 giugno 1902 – New York, 30 dicembre 1979) è stato un musicista, compositore e paroliere statunitense. Di origine ebraica, inizia a studiare pianoforte a sei anni. Ancora giovane incontra l'autore di testi Lorenz Hart (Link) da quel momento ha inizio un prolifico sodalizio artistico.La coppia conquista in breve i palcoscenici americani ed inglesi con spettacoli di successo come Present Arms (1928) e Babes in Arms (1937).
Molti
brani firmati dalla coppia Rodgers & Hart sono ormai
divenuti classici del jazz, tra essi ricordiamo My
Romance, My Funny Valentine, The Lady Is a Tramp, Bewitched, Have you Met Miss Jones e You Took Advantage of Me.
Oscar Hammerstein II
Terminata
la collaborazione con Hart, ormai sempre più inaffidabile a causa
dei problemi di salute e di alcolismo, Rodgers riprende i contatti
con lo scrittore e paroliere Oscar Hammerstein II (Word),
conosciuto alla Columbia University.
Tra
gli anni Quaranta e Cinquanta, epoca d'oro del musical di Broadway,
la fortunata coppia Rodgers e Hammerstein realizza una
serie di musical
rimasti
nella storia, tra cui The
King and I (1951) e The Sound of Music (Link) (Tutti
insieme appassionatamente, 1959).
My Favorite Things
Composto
da Richard
Rodgers sul
testo di Oscar
Hammerstein II per
il musical The
Sound of Music, My Favorite things è
uno degli standard più famosi del jazz.
Il brano è stato pubblicato
per la prima volta nel 1959, in occasione della prima del musical a
Broadway.
Nell'omonimo film (Link) del 1969, conosciuto in Italia come Tutti
insieme appassionatamente, è cantato da Julie Andrews.
Il
brano segue la classica forma AABA ed è costituito da ll
testo si riferisce alle immagini positive che la protagonista
richiama alla mente nei momenti bui della vita. Si tratta
principalmente di immagini invernali, motivo per cui è diventato
famoso come brano natalizio.
My
Favorite Things divenne
ben presto famoso come standard jazz soprattutto grazie al
celebre sassofonista John Coltrane (Word) negli anni
sessanta.
John Coltrane
Cresciuto
tra il bop, di cui porta alle estreme conseguenze la tecnica delle
sostituzioni armoniche con gli sheets of sound (Link), le sue raffiche di suoni e
il rhythm&blues, di cui conserva le distorsioni, il sassofonista
e compositore si concentrò tutta la vita sulla perfezione del suo
suono, inseguendo un ideale di purezza sonora, studiando senza sosta.
La sua ricerca lo porterà infine al FreeJazz (Link). Uomo
dalla fervente spiritualità, panteista, John Coltrane fu sempre attento
alle problematiche sociali.
Nel
1961, Coltrane incide in chiave modale il brano My
Favourite Things, la
versione che apre l'omonimo album è lunga circa 14 minuti e
vede Coltrane al sassofono soprano. Il brano sarà inoltre pubblicato
come singolo di grande successo in versione ridotta e diviso in due
parti.
Coltrane
affronta il tema della commedia di Broadway con la sua urgenza
sperimentale, trasformandolo da valzer viennese a possente brano
dalle sonorità africane. Il suono nasale del sax soprano, strumento
totalmente estraneo al jazz post bop, per decenni identificato con la
figura di Sidney Bechet, sembra ricalcare quello degli strumenti a
fiato africani.
Scandito
da un ritmo ternario, il brano si divide in una prima parte minore
seguita da una seconda sezione maggiore, in cui la linea melodica non
differisce di molto dalla prima. Coltrane sviluppa
un solo modale sulla
ripetizione ostinata della parte in minore e lascia spazio
all'improvvisazione principalmente ritmica del pianista McCoy
Tyner sulla
sezione maggiore per poi riprendere il tema.
Esistono
ben 45 versioni della canzone incise da Coltrane in concerto. Le
versioni sono diversissime tra loro e con il corso degli anni si
allontanano sempre più dalla versione originale, piattaforma utile
al sassofonista per improvvisare in assoluta libertà, arrivando a
versioni di durata sempre maggiore (fino ai 60 minuti del Live
in Japan
del 1966) Emblematica a tal proposito è la versione presente
nell'album Live
in Japan del
1966 che arriva quasi a sessanta minuti di durata.
Coltrane
arrivò a dichiarare: «Molti
pensano sbagliando che My
Favorite Things sia
una mia composizione; vorrei tanto averla scritta io, ma è di
Rodgers e Hammerstein».
- Discografia (Word)
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